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Crollo a Ingegneria, gli Architetti: «Su manutenzione edifici serve cambio di passo»

«Il crollo del soffitto in una facoltà di Ingegneria a Napoli è un segnale d’allarme che non possiamo ignorare. Più che un semplice incidente, è il sintomo di un problema ben più grande: la mancanza cronica di manutenzione nei nostri edifici, siano essi pubblici o privati. Ogni giorno, viviamo e lavoriamo in strutture che, se trascurate, possono diventare pericolose»È quanto afferma Antonio Cerbone, tesoriere dell’Ordine degli Architetti di Napoli e provincia e coordinatore regionale del CAR (Coordinamento attività regionali) della Struttura tecnica nazionale (STN) della Protezione civile.

«Prendersi cura degli edifici non è solo una questione tecnica, ma un atto di responsabilità verso chi li abita. La manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, non è un lusso, ma una necessità per garantire sicurezza e durabilità. Quando un edificio viene lasciato senza interventi adeguati, il tempo e gli agenti atmosferici fanno il loro corso, portando a conseguenze anche drammatiche. Un’infiltrazione d’acqua oggi può diventare una minaccia domani, compromettendo la stabilità di solai e strutture», dice Cerbone.

«Di fronte a eventi come questo – continua – è giusto chiedersi di chi è la responsabilità. Proprietari, progettisti, costruttori e istituzioni hanno tutti un ruolo nella gestione e nella manutenzione degli edifici. La legge stabilisce obblighi precisi, come la responsabilità dell’appaltatore per dieci anni dopo la costruzione, ma non possiamo limitarci a rispettare le scadenze imposte dalle norme. Dobbiamo cambiare mentalità. Serve una cultura della prevenzione, fatta di controlli regolari e interventi tempestivi. Perché la sicurezza non è un costo da tagliare, ma un investimento per il futuro. Ogni edificio curato e mantenuto è una garanzia per chi lo vive, per chi ci lavora, per chi vi studia. Ignorare questo significa mettere a rischio non solo il nostro patrimonio edilizio, ma anche la vita delle persone».

«Ed è proprio con questa consapevolezza – conclude il tesoriere dell’Ordine degli architetti – che si organizzano iniziative come “Arriva Zio Terry – La mia casa è sicura”, in programma martedì 18 marzo 2025 all’I.C. 3 Karol Wojtyla di Arzano. Promossa dall’Ordine degli Architetti di Napoli, l’iniziativa è pensata per sensibilizzare i bambini sul rischio sismico e sull’importanza della sicurezza delle loro case e scuole. Dopo i saluti della dirigente Maria Raspaolo, del sindaco Vincenza Aruta e dell’assessore all’istruzione Chiara Guida, esperti del settore – con me Giuseppe Graniero, Dora Bennio, Francesco Greco e Francesco Donniacono – terranno lezioni interattive per spiegare ai più piccoli come si comportano gli edifici durante un terremoto. Educare le nuove generazioni alla sicurezza è fondamentale per costruire una società più consapevole e responsabile. Perché la prevenzione parte dalla conoscenza, e non è mai troppo presto per imparare a proteggere noi stessi e il nostro ambiente».

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