Terza Domenica di Avvento 2024: commento di Mons. Spinillo
“Ci prepariamo al Natale, con nel cuore il dramma delle tante vittime di guerra: ma la salvezza sorge e una stella dall’alto dirige i nostri passi sulla via della pace”
Con l’avvicinarsi del giorno della celebrazione del Natale, siamo chiamati a prepararci a vivere la grande festa della presenza di Dio nella storia del mondo.
“Nel farlo, nel prepararci a vivere il Natale ci dedichiamo anche a sistemare gli addobbi, a fare l’albero di Natale e il presepe, ma vi confesso che quest’anno ho avuto molta difficoltà a fare l’albero di Natale”, ci dice mons. Angelo Spinillo nello spezzare la parola del 15 dicembre 2024, terza domenica del tempo di Avvento. “Mi metteva tristezza fare qualcosa che indicasse un momento gioioso, di fronte a tanto male che sta vivendo l’umanità, calpestata dalla prepotenza di tanti che agiscono in nome di interessi di parte”.
Allora, continua il vescovo di Aversa, “abbiamo guardato in alto, raccogliendo l’invito delle parole del profeta Isaia che ci invita ad avere fiducia: Sorga come aurora la sua giustizia, la terra non sarà più devastata”. E sull’albero, che manca completamente di luci, spicca un senso di vuoto colmato, qua e là, soltanto da mele e da immagini forti, che raccontano le tragedie dei nostri giorni: terribili immagini di guerra, provenienti da varie parti del mondo. “Ma la salvezza sorge – aggiunge con speranza mons. Spinillo – e una stella dall’alto indica la luce, mentre l’angelo porta il pane, offerto in sacrificio per noi: è il corpo di Cristo che si dona all’umanità. Ecco, prepariamoci così al Natale, accompagnati dall’espressione del vangelo di Luca: ci visiterà un sole che sorge dall’alto per dirigere i nostri passi sulla via della pace”