Napoli, cardellini detenuti illegalmente: scatta il sequestro da parte della Polizia Metropolitana
Dieci cardellini illegalmente detenuti sono stati rinvenuti dal personale del Corpo di Polizia della Città Metropolitana di Napoli in un negozio di vendita di animali nella zona di Secondigliano. Denunciati i responsabili per detenzione, commercio e ricettazione di specie particolarmente protetta. Controlli stradali nei territori di Caivano, Afragola e Cardito: sequestri e sanzioni per violazioni al CdS
La Polizia Metropolitana di Napoli, coordinata dal comandante Lucia Rea, nella mattinata ha proceduto a effettuare attività di controllo antibracconaggio sui territori di Caivano, Acerra, Polvica e Marigliano. Con l’ausilio delle Guardie Volontarie della LIPU sono stati controllati circa 20 cacciatori.
Successivamente, le verifiche hanno riguardato negozi di vendita animali sul territorio di Secondigliano, nel comune di Napoli. Durante l’ispezione, in uno dei negozi che svolgeva attività di detenzione e commercio di animali domestici, i funzionari e gli agenti del Corpo di Polizia della Città Metropolitana di Napoli hanno rinvenuto dieci cardellini detenuti illegalmente in gabbie. Si tratta di specie particolarmente protette e il loro possesso, senza le prescritte autorizzazioni, è punito penalmente. I cardellini sono stati posti sotto sequestro e consegnati poco dopo al Centro di recupero degli animali selvatici dell’ASL Napoli 1 per le cure del caso.
I proprietari sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, I reati contestati sono detenzione e commercio – oltre alla ricettazione – di specie particolarmente protetta, i cardellini, per l’appunto.
Sempre nella mattinata sono proseguiti, inoltre, controlli stradali sui comuni di Caivano, Afragola e Cardito. Sono stati controllati 15 veicoli ed elevate 7 sanzioni per violazioni al Codice della Strada. Un veicolo è stato sequestrato per mancanza di assicurazione, un soggetto è stato trovato senza patente – perché mai conseguita – alla guida di un veicolo, un’auto è stata sottoposta a fermo amministrativo per 3 mesi mentre un’altra è stata sospesa dalla circolazione perché non soggetta a revisione dal 2009.