Bradisismo, la Città Metropolitana mette in sicurezza le aree interdette: riprese le lezioni al Virgilio di Pozzuoli
Sono riprese questa mattina le lezioni al Liceo “Virgilio” di Pozzuoli, fino a ieri chiuso per la rilevazione, nella sola palestra dell’istituto, di valori di Co2 superiori alla soglia consentita di 5.000/ppm per effetto del fenomeno bradisismico.
La Città Metropolitana di Napoli ha provveduto, infatti, con i tecnici della sua società in house Armena, a transennare tutte le aree ancora interdette, quali la palestra, compresi i collegamenti al plesso e le aree adiacenti, i locali seminterrati e le aree esterne limitrofe, collocando anche appositi cartelli.
Il Vicesindaco metropolitano, Giuseppe Cirillo, ha effettuato questa mattina un sopralluogo al plesso di via Vecchia San Gennaro, incontrando anche la preside, Stefania Manuela Putzu.
“Abbiamo provveduto, secondo le indicazioni dei nostri tecnici e di quelli dell’INGV – ha affermato il Vicesindaco – a mettere in sicurezza l’area della palestra, l’unica in cui sono state rilevate concentrazioni di Co2 superiori alla norma, ma abbiamo anche proceduto, in via del tutto precauzionale, a interdire l’accesso anche a tutta una serie di aree limitrofe proprio per evitare qualsiasi rischio potenziale per i nostri ragazzi e per il personale scolastico”.
“Le famiglie devono sapere che la Città Metropolitana con il suo Sindaco Gaetano Manfredi – insieme con il Comune di Pozzuoli, la Protezione Civile e tutte le altre istituzioni coinvolte, sotto l’egida della Prefettura – sta mettendo in campo tutti gli interventi necessari, e anche quelli non necessari ma meramente prudenziali, per garantire la sicurezza dei nostri studenti”, ha proseguito il numero due di Palazzo Matteotti.
Oltre ai dispositivi di chiusura, le aree ancora interdette sono, da oggi, presidiate da personale scolastico per evitare che i ragazzi possano accedervi.
Da oggi, inoltre, tutte le mattine, prima di far entrare i ragazzi a scuola, verranno effettuate misurazioni dei livelli di concentrazione di Co2 al piano terra e nei percorsi di emergenza, ad opera dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e, quando il plesso sarà dotato di apposita strumentazione, da personale scolastico adeguatamente formato.