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TEST PRESTAGIONALI F1 IN BAHREIN – GIORNATA 3

Ed anche quest’anno giungiamo alla fine di questi test preliminari per la stagione di F1.

Il primo pilota a scendere in pista è stato Max Verstappen, seguito da Hadjar, Bortoleto e Doohan.

La giornata odierna è stata caratterizzata da un clima ben diverso da quello degli scorsi due giorni di test. I primi due giorni sono stati anomali per temperature basse ed assenza di vento con tempi sul giro velocissimi ed un grip fuori dal normale sul circuito, limitando anche il degrado gomma. Oggi invece si sono viste più difficoltà con perdita di aderenza e degrado alto, vedendo tempi più realistici. Ciò ha evidenziato come il gap di un secondo tra Mclaren e gli altri team probabilmente non sia reale, ma influenzato dal clima favorevole.

Non sono mancate però bizzarrie durante queste ore. Sono state esposte due bandiere rosse per motivi particolari: la prima viene esposta verso la fine della sessione mattutina a causa dell’esplosione di un vetro della cabina del direttore di gara situata a ridosso della pitlane, generando quindi la presenza di schegge di vetro sul rettilineo principale; la seconda invece è stata esposta a pochi minuti dalla partenza della sessione pomeridiana; un pullman ha imboccato una via sbagliata ed è finito in pista, provocando la sospensione del lavoro in pista per motivi di sicurezza.

Ma come sono andati questi test in realtà?

Rispondere a questa domanda non è così semplice, poiché ogni team ha lavorato in maniera diversa facendo una raccolta di dati specifica, senza divulgare il proprio programma di lavoro.

Possiamo però analizzare ciò che si è visto in pista e le dichiarazioni dei team per avere un’idea di cosa poterci aspettare in questo campionato, almeno fino ai primi aggiornamenti.

Mclaren si attesta come il team più convincente in questi tre giorni.

Il team principal, Andrea Stella, ha spiegato come questa vettura sia una diretta evoluzione di quella della scorsa stagione, senza aver stravolto il progetto. Si è cercato di aggiungere quanta più efficienza aerodinamica mantenendo una piattaforma simile a quella dell’anno scorso, non agendo in particolare sulla guidabilità, ma sulla quantità di downforce.

La vettura ha avuto un riscontro molto positivo alle basse temperature, mostrando un passo costante. Con l’aumentare della temperatura però la vettura si è mostrata nervosa, rendendo più complesso il lavoro dei piloti.

La squadra si presenterà a Melbourne tra due settimane come la favorita, ma ci si aspetta comunque distacchi molto vicini tra i team.

I piloti non danno sensazioni molto diverse rispetto a quelle di due anni fa, dato che la guidabilità resta simile, e si mostrano soddisfatti del lavoro svolto e del riscontro dei dati in pista. Chi lascia il paddock con il sorriso più grande è il numero 4, Lando Norris, che sa di poter avere una chance per agguantare il titolo, mentre il suo compagno di squadra Piastri sa che avrà bisogno di più continuità per poter pensare a qualcosa di grande.

Il team di Maranello mostra due facce della stessa medaglia; se da un lato abbiamo un Hamilton positivo ed euforico per questa stagione sulla rossa, dall’altra abbiamo Charles Leclerc che non è sembrato entusiasta. Il monegasco ha dichiarato quanto sia stato difficile fare un confronto tra questa vettura e quella degli anni precedenti, poiché i riferimenti non sono facili da prendere avendo avuto una sessione di test così anomala per via del clima. È comunque troppo presto per saltare a conclusioni affrettate e fare paragoni.

La vettura si è però mostrata in difficoltà con le basse temperature, evidenziando difficoltà di bilanciamento, difetto risolvibile con i cambi di setup.

Si va in Australia con qualche dubbio, ma la base del progetto sembra buona.

Verstappen va via felice con la consapevolezza che su questa pista la Red Bull sarà forte. Il team ha fatto tutti i test possibili, andrà via con una grande raccolta di dati, avendo analizzato più volte componenti differenti.

Non è una macchina facile, hanno dovuto lavorare molto per riuscire a trovare la performance. Sicuramente un cambio di filosofia, dovuto all’abbandono di Adrian Newey, ha creato un po’ di problemi nel capire la vettura.

Alte aspettative su Lawson definito forte, deciso e costante. Il giovane ha svolto in questi giorni un lavoro più improntato al passo gara, mentre con Max Verstappen il lavoro è stato improntato sulla ricerca del limite.

Si temono problemi di affidabilità per Red Bull, visti tutti gli interventi importanti durante i test.

Mercedes sembra aver migliorato la vettura sotto tanti aspetti, primo tra tutti la continuità, mostrando una monoposto molto bilanciata. Manca qualcosa sul passo gara, ma sembra essere solida.

L’esordiente Antonelli ha convinto, concludendo la sua prima sessione ufficiale in maniera molto positiva con un lavoro eccelso. L’italiano punta in alto e mira a concludere il suo primo gp tra le prime sei posizioni.

Il suo compagno di squadra Russell ha compiuto un long run molto interessante, mostrando come il team tedesco abbia fatto un grande lavoro durante la pausa invernale.

Aston Martin si è presentata al pubblico come una vettura indecifrabile.

Dopo questi tre giorni in cui il team ha avuto non poche difficoltà i due piloti lasciano il Bahrein con una situazione non chiara sulla vettura, non lasciando trasparire la sua possibile performance.

Alonso chiude queste tre giornate con la consapevolezza di non poter essere competitivo già dai primi gran premi. L’asturiano, famoso per la sua motivazione e per la capacità di sfruttare appieno il potenziale di ogni vettura che ha guidato nella sua ventennale carriera in F1, resta in attesa dei primi sviluppi firmati Adrian Newey per tornare a lottare per le posizioni che contano.

Alpine, dopo il cambio radicale nella gestione interna della squadra, sembra essere in forte crescita, mostrandosi come una delle squadre in lotta per la zona alta del centro griglia. Gasly e Doohan hanno fatto un buon lavoro, ma si resta in attesa del 2026 per l’arrivo della motorizzazione Mercedes nel team francese.

Jack Doohan ha svolto i test in modo convincente, anche se al momento è complesso giudicare i valori della vettura. Il pilota è sotto esame da parte di Flavio Briatore, perchè si pensa che Colapinto avrà una possibilità di rimpiazzarlo. Il giovane esordiente avrà 5 gp per dimostrare il suo valore.

Haas, il team americano della griglia, ha avuto diversi problemi durante questi test. Durante l’ultima giornata, si ipotizza per causa di problemi di pressione interni, parte del cofano motore si sia lacerata, costringendo i meccanici ad un lavoro intenso per riuscire a ricostruire parte della vettura.

Esteban Ocon sa di non poter puntare in alto con questa vettura, ma cercherà di sfruttare tutte le opportunità se se ne presenteranno.

Difficile valutare Bearman poichè la vettura non ha spiccato rimanendo un po’ anonima, difficile anche il confronto con il compagno di squadra Ocon. Il giovane inglese si è però dimostrato competitivo nelle tre gare disputate nel 2024.

La giovane coppia di piloti in Racing Bulls si è dimostrata solida. Tsunoda continua ad essere costante dopo una buona stagione disputata nel 2024; per l’esordiente Isack Hadjar una buona presentazione, nonostante ci sia ancora del lavoro da svolgere per crescere come pilota.

Lo storico team Williams ha dato buone sensazioni durante queste tre giornate, risultando uno dei nomi di spicco.

Il miglior giro assoluto dei test è proprio quello dell’entrante Carlos Sainz, che nel secondo giorno ha concluso un giro in 1.29.348.

È evidente come la vettura sia in forte crescita, con una line up piloti molto forte, dove il confronto tra i due compagni di squadra sarà sicuramente intensa.

In Sauber Bortoleto sta facendo un giusto percorso in F1, arrivando nel paddock come campione in carica F2. Gli viene chiesto di cogliere l’occasione e di dare il massimo per estrapolare quanto più possibile dalla Sauber, macchina non competitiva, ma che potrebbe provare a raccogliere qualche punto nell’arco della stagione. Il confronto con Hulkemberg, pilota con una grande esperienza e velocità, sarà cruciale, e dovrà cercare di imparare quanto più possibile dal tedesco, cercando anche di stargli davanti a fine stagione.

di Antonio Zorzi

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