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FORMULA E – JEDDAH IL CAMPIONATO SI RIAPRE CON IL ROUND 3

Il campionato elettrico scende in pista con il terzo round a Gedda, la prima gara in campionato con doppio appuntamento, la prima il 14 febbraio e la seconda il giorno seguente.

In questo appuntamento viene implementato per la prima volta il “pit boost”, tecnologia che permette di fare un pit stop di ricarica ultra veloce con una potenza di 600kw, che restituisce il 10% di carica in 30 secondi. Tale ricarica può essere attivata solo quando le vetture si trovano in una finestra che oscilla tra i 40 ed i 60 punti percentuali sulla carica residua.

Le qualifiche della mattina si chiudono con una prima fila tutta tedesca, vedendo in pole position Maximilian Günther, seguito dal campione in carica Pascal Wehrlein.

La partenza vede il tedesco di casa DS davanti al gruppo, mentre nelle retrovie non manca lo spettacolo; Sam Bird in curva 1 si ritrova in testacoda dopo un contatto e Mich Evans, dopo un primo contatto con Wehrlein, rompe l’ala anteriore in un contatto con Nick De Vries. L’incidente procura al neozelandese una penalità di cinque secondi, costringendolo inoltre a rientrare al giro 6 per la sostituzione dell’ala, il che lo porta a rientrare in pista con un giro di ritardo, compromettendo la sua gara.

È Jake Huges su Maserati il primo pilota nella storia della Formula E ad entrare ai box per effettuare il primo pit boost, seguito da Barnard sulla sua Mclaren al termine del 14° giro.

Nessun problema ai box per la nuova sosta implementata dal regolamento che sembra anzi aggiungere carattere alle gare, rimescolando le carte e consentendo ai team di pianificare strategie più complesse sfruttando questa ulteriore possibilità, che consente di poter spingere maggiormente nella prima parte di gara, aumentando però sensibilmente il degrado sulle gomme anteriori. Ciò è dovuto alla mescola delle nuove Hankook ION per la stagione 2025, più morbida rispetto agli anni precedenti.

Rowland su Nissan sembra mantenere solidamente la testa della gara per buona parte del gran premio, ma dopo aver attivato il primo Attack Mode inizia a soffrire di sottosterzo anche per via dell’usura delle coperture anteriori.

Nel finale di gara, la lotta diventa quindi serrata per le posizioni al vertice della classifica tra il pilota Nissan, Günther e Barnard. È Günther a trionfare con uno splendido sorpasso all’ultimo giro, prima dell’ultima chicane, su Oliver Rowland che chiude in seconda posizione davanti a Taylor Barnard. L’inglese di casa McLaren si riconferma come il più giovane pilota a salire sul podio nella categoria completamente elettrica, dopo aver già conquistato la terza posizione nel gran premio inaugurale della stagione.

La fine della gara sancisce Rowland come il nuovo leader di campionato con 43 punti, seguito da Da Costa che, dopo una gara difficile a causa di diversi contatti riesce comunque a passare sotto la bandiera a scacchi in quarta posizione, raggiungendo la quota di 39 punti. Terzo Günther che, con i suoi 29 punti conquistati ottenendo la pole position, il giro veloce e la vittoria, balza in terza posizione nella classifica globale con 37 punti.

di Antonio Zorzi

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