Caivano, la Polizia Metropolitana in campo: rimosso altarino e scoperti animali esotici detenuti irregolarmente
Nell’ambito dell’operazione interforze di controllo disposte dall’autorità di pubblica sicurezza su Caivano per questa mattina, è stato scoperto dalla Polizia Metropolitana – nel cuore del Parco Verde – un altarino abusivo già rimosso nel 2020 e ricostruito nel corso degli ultimi anni.
L’edicola votiva rappresentava il volto di un pregiudicato.
La Polizia Metropolitana, sotto l’egida del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, Maria Antonietta Troncone, congiuntamente alla Polizia di Stato, ha provveduto alla sua immediata rimozione liberando l’area dal manufatto. Tale operazione è ritenuta dalla procura di Napoli Nord di grande importanza in quanto la rimozione di simboli del genere dà senso della supremazia dello Stato sul territorio. Grazie alla sinergia tra le forze dell’ordine sono stati già abbattuti, infatti, recentemente oltre venti altarini tra Napoli e provincia.
I controlli a tappeto nell’area di Caivano sono proseguiti nel corso della mattinata con attività di pattugliamento in cui sono coinvolti, insieme con le altre forze, 25 donne e uomini della Polizia Metropolitana.
Animali esotici detenuti irregolarmente. Possessori denunciati per illecita detenzione e maltrattamento
Infine, sempre nell’ambito delle attività interforze sono stati scoperti dalla Polizia Metropolitana, specializzata nella repressione dei reati su animali e fauna selvatica, animali esotici detenuti irregolarmente in gabbie all’interno di una abitazione privata. Nello specifico si tratterebbe di razze come scoiattoli di Prevost e cuccioli di pastori tedeschi.
Sul posto, alla presenza delle autorità sanitarie, sono state rinvenute anche 50 gabbie contenenti uova di uccelli esotici, oltre alla presenza di farmaci detenuti illegalmente. Sono poi scattate le denunce a carico dei proprietari per illecita detenzione e maltrattamento. Accertata anche l’assenza di requisisti sulle condizioni igienico-sanitarie dei locali dove erano detenuti gli animali. Questi ultimi, oggetto del sequestro, sono stati affidati alle autorità sanitarie.