Napoli, parla Garcia: “A Frosinone per imporre il nostro gioco e vincere. Per lo scudetto siamo tra i favoriti, non i favoriti”
“Non vediamo l’ora di iniziare, non solo io ma anche i calciatori. Ci manca la vera competizione. Siamo contenti di iniziare. Sappiamo che avremo un avversario tosta, una squadra con tanto entusiasmo per la promozione. Dovremo essere alla loro altezza a livello di voglia da mettere in campo, altrimenti la partita può essere complicata. Soprattutto se dovessero iniziare a vincere tutti i duelli e a metterla sul piano fisico, noi dobbiamo essere pronti a rispondere. Dobbiamo imporre il nostro gioco e vincere la partita. Non c’è altro da fare per noi. Se avremo l’atteggiamento giusto, allora il risultato sarà positivo”. Così Rudi Garcia ha parlato in conferenza stampa a Castel Volturno alla viglia di Frosinone-Napoli, gara d’esordio per gli azzurri nel campionato 2023/2024.
Kvaratskhelia
“Per Khvicha è solo una questione di prudenza. Ha avuto un trauma in un’amichevole, ha saltato un po’ di allenamenti e di gare. Ha giocato 70 minuti l’ultima gara, però da questa partita sente un ‘discomfort’ come ha detto lui in inglese, anche se dalla risonanza fatta ieri è emerso che è tutto normale. Quindi è meglio non rischiare, lo riavremo dall’inizio della prossima settimana quando riprenderemo gli allenamenti”.
Raspadori titolare
“Raspadori ed Elmas possibili sostituti di Kvara? C’è anche il ‘Chucky’ Lozano che ha fatto molto bene a sinistra ai tempi del Psv. Sto provando alcuni calciatori che hanno la grande qualità di essere polivalenti e che possono aiutarti tanto. La cosa sicura è che Raspadori giocherà dall’inizio, a sinistra o da mezz’ala poi lo vedremo. Modulo a due punte? Quando hai calciatori come Osimhen e Simeone talvolta può essere interessante schierarli insieme. Dobbiamo avere più giocatori in area, su questo dobbiamo migliorare. Ho parlato di squadra ‘camaleonte’ perchè può servire avere atteggiamenti differenti”.
Il mercato e la lotta scudetto
“Gabri Veiga? Posso parlare di quelli che sono i miei giocatori, come Natan e Cajuste. Per le notizie di mercato chiedere al direttore sportivo Meluso. Io penso solo alla gara col Frosinone. Siamo tra i favoriti, non i favoriti. Ma se tutte le favorite prima dell’inizio della stagione dovessero vincere, il Napoli l’anno scorso non avrebbe vinto. Le altre squadre si sono rinforzate, è una nuova stagione, si parte tutte sulla stessa linea. Ovviamente, però, noi puntiamo in alto. Diciamo che la squadra dell’anno scorso che giocava di più è quasi tutta qua, a parte Kim che abbiamo sostituito con Natan. Questa era una cosa importante per noi e per me, oltre a portare un po’ di freschezza e novità come abbiamo fatto con Cajuste. Saranno anche un riferimento per gli altri in termini di voglia, perchè loro devono dimostrare. Io sono il nuovo allenatore e per me partono tutti sulla stessa linea e tutti devono dimostrare di essere bravi e di meritare di giocare. Prima che calciatori con molto talento, qui ho trovato uomini di grande qualità, che pensano collettivamente. E’ un gruppo abbastanza facile da gestire, ama lavorare. Poi ci sono sempre cose da fare per migliorare. Sono contento del lavoro svolto e di come risponde la rosa. C’è stato anche un periodo in cui qualcuno poteva partire per il mercato ed invece è rimasto per il sommo piacere. Quelli che sono arrivati, sono arrivati da poco. Questo forse mi ha impedito di lavorare con la squadra che avevo in testa per preparare il campionato, ma niente scuse. Dobbiamo essere pronti per l’esordio in campionato. Che Serie A troverò dopo qualche anno? Un po’ differente da quello che mi sembra. Mi sembra che si giochi un calcio più offensivo. Ai tempi della Roma tante squadre giocavano a tre in difesa e questo forse è rimasto più in Italia che negli altri paesi. So che la sfida è molto difficile, ma ho vissuto la stessa cosa a Lille quando abbiamo vinto scudetto e coppa nazionale dopo tantissimi anni. La tifoseria è molto calda e può essere un dodicesimo uomo ed aiutare la squadra. Sono sereno e concentrato sulla mia squadra, nel dare le chiavi ai ragazzi per vincere le partite”.
Natan e Cajuste
“Entrambi non parlano ancora la lingua. Cajuste arriva dalla Francia, per Natan è un po’ più difficile perchè arriva dal Brasile e i campionati in Sud America sono diversi. Lasciamo a tutti e due il tempo di adattarsi, di parlare la lingua, di capire cosa mi aspetto da loro, di imparare dai compagni. Sono contento, però, del loro impegno, hanno solo bisogno di un po’ di tempo per essere operativi al 100%. Io conto su di loro, possono anche iniziare a Frosinone o entrare dalla panchina, ma sono pronti”.